Progetto Consolidamento Acquedotto del Triglio

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acquedotto

TITOLO PROGETTO: Progetto di restauro conservativo e consolidamento statico delle arcate dell’Acquedotto del Triglio – S.S. Taranto-Statte – Intervento di consolidamento statico dei piedritti

PRESTAZIONI SVOLTE: Progettazione esecutiva


COMMITTENTE: Impresa Il Cenacolo - Roma


CLIENTE FINALE: Comune di Taranto


PERIODO ESECUZIONE: Marzo 2010


PROGETTISTI RESPONSABILI: Dott. Ing. Veruska DURANTE - Dott. Ing. Danilo SALINAS


DESCRIZIONE DEL PROGETTO: L’Acquedotto Medioevale del Triglio è localizzato lungo la strada provinciale per Statte appena fuori Rione Tamburi.
Un tempo l’Acquedotto Medioevale del Triglio preziosa fonte di approvvigionamento idrico della città, raccoglieva le acque che da più vene sotterranee sgorgavano ai piedi delle Pianelle in Contrada Valenza nel sito del “Triglio” da cui il nome di Acquedotto del Triglio.

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Dopo un percorso di circa quindici chilometri la condotta per un lungo tratto scavato nella roccia giungeva a Porta Napoli e, prolungata oltre il ponte di pietra dal 1543 servì ad alimentare anche la monumentale fontana che in quell’anno fu costruita nella piazza che proprio da quest’opera prese poi il nome.
L’Amministrazione Comunale nell’ambito di un più ampio progetto finalizzato al recupero e valorizzazione dei beni Archeologici Monumentali ed Ambientali della città ha commissionato alla società Il Cenalo di Roma la progettazione e la realizzazione di un intervento di recupero e consolidamento dell’opera in questione.
La suddetta società ha incaricato la Pro Ingenio S.r.l., nell’ambito del progetto di restauro conservativo,della progettazione dell’intervento di consolidamento statico dei piedritti delle arcate.
Difatti, durante il corso dei lavori di recupero dell’opera è stato evidenziata una rotazione subita dagli stessi piedritti, rispetto alla verticale.
L’intervento di consolidamento previsto per arrestare il fenomeno innescatosi è stato individuato nella realizzazione di tre contrafforti posti in corrispondenza dei piedritti interessati dalla rotazione.
Tali contrafforti sono stati realizzati con blocchi di tufo calcarenitico, sigillati con malta strutturale premiscelata di calce ed eco-pozzolana di colore chiaro esente da cemento.